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DIETE “LOW CARB”: i motivi per cui falliscono e perché evitarle

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Le diete low carb ovvero le diete a basso contenuto di carboidrati impazzano da molti anni.

Sono decine, forse centinaia, le diete che escludono pane, pasta e tutti i derivati da cereali,  accusandoli di essere i principali responsabili dell’aumento di peso.

Escludendo i pochi casi di diete low carb prescritte da specialisti della nutrizione e i casi in cui i regimi “low carb” trovano applicazioni terapeutiche (come ad esempio la dieta chetogenica utilizzata per controllare la frequenza delle crisi nei pazienti epilettici refrattari alla terapia farmacologica e non solo), nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di diete “copia e incolla”, sbilanciate e facilmente reperibili online. È facile trovarle “su siti specializzati” o molto più comunemente sui social, sotto forma di “programmi” di perdita di peso, spesso associati ad integratori e/0 sostituti del pasto (shake, frullati ecc.).

Si tratta di diete particolarmente ricche di proteine animali, non costruite sui reali fabbisogni dell’organismo. Diete che, se seguite per lunghi periodi, rischiano di compromettere  il benessere fisico e psicofisico.

Cosa succede infatti al nostro corpo quando scegliamo diete low carb?

  • Si perde peso velocemente, ma inizialmente solo liquidi

Riducendo l’assunzione dei carboidrati, si perde peso rapidamente. Ma non si perde massa grassa, ma acqua. Se smettiamo di mangiare i carboidrati, il nostro corpo attingerà prima di tutto alle riserve di glicogeno (la forma di immagazzinamento dei carboidrati nell’organismo): ogni grammo di glicogeno accumula da tre a quattro volte il suo peso in acqua, quindi eliminando dalla dieta i carboidrati, per ogni grammo di carboidrati in meno saranno 3 grammi persi di acqua.

  • Si entra in uno stato di malessere generale

Se non assumiamo carboidrati, il metabolismo dei grassi si blocca e si ferma a livello dei corpi chetonici, che entrano in circolo e si accumulano. Il cervello, che ha la sua principale fonte di energia nei carboidrati, utilizza a fatica i corpi chetonici. Il risultato sarà uno stato di malessere generale con: alito cattivo, stanchezza, debolezza, vertigini, insonnia, ipoglicemia, nausea e disturbi gastro-intestinali.

  • Non si ha energia

Poiché i carboidrati rappresentano l’energia immediatamente disponibile per il nostro organismo, se li riduciamo drasticamente, la nostra energia diminuirà. Altre vie metaboliche, come quelle che bruciano grassi e proteine, sono più lunghe per produrre energia e affaticano l’organismo, per questo le prestazioni calano. E’ piuttosto facile che una breve passeggiata diventi molto faticosa.

  • Si diventa lunatici, nervosi ed irascibili

 Non consumando carboidrati, si riducono i livelli di serotonina, il neurotrasmettitore della serenità e della tranquillità, che contribuisce al senso di sazietà.

Allora qual è il motivo del grande successo di questo tipo di diete?

La velocità con la quale si perde peso.

L’idea di perdere 10-20-30 kg nel giro di pochi mesi è molto allettante. La possibilità di vedere i risultati in pochissimo tempo, dovendo sacrificare il gusto e l’appetito solo per poco tempo, è il principale motore motivazionale.

Ma appena si raggiunge il peso desiderato, cosa succede?

Si ritorna alle solite abitudini alimentari e, nella stragrande maggioranza dei casi, il peso si recupera molto più rapidamente di quanto sia stato necessario per perderlo.

Il corpo è stato fortemente messo alla prova. Spesso a farne le spese nel breve periodo è l’intestino (colon irritabile, disbiosi intestinale, stipsi, emorroidi, diverticoli ecc.), e nel lungo periodo l’intero organismo. Uno studio recente ha evidenziato come le diete con a basso contenuto di carboidrati (meno del 40%) sono associate a un aumento del rischio di mortalità, dovuto alla maggior probabilità di soffrire di malattie metaboliche e cardiovascolari.

Ci si sente sconfitti, arrabbiati e demotivati.

Il noto effetto yo-yo prende il sopravvento e l’idea che sia sempre necessario una dieta low carb per ritornare in forma si instaura sempre più prepotentemente nella mente.

Ma esiste un modo definitivo per scardinare questo terribile circolo vizioso.

Instaurare un regime alimentare sano, che includa tutte le categorie di nutrienti nella giusta quantità:

  • 50-55% carboidrati, preferendo i prodotti integrali rispetto ai prodotti raffinati ed agli zuccheri semplici;
  • 25-30% lipidi, soprattutto i monoinsaturi (es. olio extravergine d’oliva) ed i polinsaturi (cibi ricchi di omega 3), limitando i grassi saturi;
  • 20-25% proteine, prediligendo le proteine vegetali rispetto a quelle animali.

Un regime alimentare sano e bilanciato che aiuti a perdere peso: la perdita di peso sarà sicuramente più lenta rispetto ad una sbilanciata dieta low carb. Il corpo avrà così modo di adeguarsi gradualmente alla perdita di massa grassa, creando una nuova omeostasi. Ed i benefici non tarderanno ad arrivare.

Lo stesso regime alimentare sano e bilanciato che aiuterà ad allontanare lo spettro dell’ effetto yo-yo e contribuirà:

  • ad instaurare delle abitudini alimentari sane,
  • a mantenere il peso corporeo,
  • a prevenire l’insorgenza di patologie croniche (diabete, patologie cardiovascolari, cancro ecc.).